Un fiore può essere paragonato a un libro?


Oggi è la giornata mondiale del libro. Stamattina, appena sveglia, riflettevo su questo fatto: un fiore può essere paragonato a un libro? Tanti anni fa, lessi una poesia di Rilke e ne rimasi profondamente colpita. Diceva

Ti vedo, rosa, libro socchiuso

che racconti la profonda gioia
in tante pagine
che non leggeremo mai. Libro magico

che si spalanca al vento, e che può essere letto
a occhi chiusi…,

libro dal quale le farfalle escono confuse
per aver avuto le stesse idee.

 

La rosa come un libro, i cui petali sono pagine da leggere. Un libro che è ben compreso solo se si chiudono gli occhi perché parla direttamente al cuore di chi lo legge. Un libro che parla a tutti, persino alle farfalle che ne comprendono alla perfezione le idee e i pensieri.

Ogni fiore è un libro, quindi. Ed è un libro il cui bocciolo è la copertina, che, una volta fiorita, lascia spazio a pagine che sono lì davanti a noi, pronte e chiare da leggere. Ogni fiore è una storia e un racconto.

 

Riflettevo anche, poi, su come i fiori sono diventati protagonisti di libri. Il tulipano nero, di Dumas, per esempio. Una storia bellissima da leggere, che si svolge all’insegna della ricerca del tulipano di quel raro colore e che permette di sfuggire a una sorte che sembrava scritta.

«Il bocciolo! Ha il bocciolo!», gridò Cornelius.

«Sì, ha il bocciolo», confermò Rosa.
(…) Quella notte Cornelius quasi non dormì, pensando al momento supremo in cui le punte si sarebbero schiuse.  

 

Oppure ripensavo al fiore del Piccolo Principe, che lui scoprirà essere una rosa soltanto verso la fine delle sue avventure. «Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda».

 

Senza fiori, come senza libri, non possiamo vivere.

Buona giornata del libro!



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