La leggenda della primula che sciolse l'incantesimo dell'inverno perenne

 

Molto tempo fa, in un luogo lontano, durante un'estate insolitamente molto afosa, un re, stanco di quella stagione ed esasperato dal grande caldo continuo e quotidiano, sbottò: - Come vorrei arrivassero il freddo e il gelo, affinché avessimo ristoro da questa calura insopportabile!

Il suo desiderio fu accontentato. La Regina dell'Inverno lo aveva sentito pronunciare quelle parole d’impeto e arrivò in poche ore sulla sua carrozza di ghiaccio per avvolgere il regno in un freddo pungente.

Trascorsero alcuni mesi ma il gelo non accennava ad andarsene. Il re cominciò a preoccuparsi e a chiedersi il perché. I suoi sudditi erano sempre più infelici e lui continuava a interrogarsi su quando mai se ne sarebbe andato tutto quel freddo. Parlare con la Regina dell’Inverno non si poteva, il palazzo in cui aveva preso alloggio era protetto da una coltre di neve alta, impenetrabile, che nessuno riusciva a scalfire e da cui lei stessa non poteva uscire.

Anche la figlia del re, la principessa Valentina, come i sudditi, era diventata triste. Trascorreva il tempo davanti al camino, in attesa di una primavera che non arrivava mai. Un giorno, si addormentò sulla poltrona vicino al camino. Fece un sogno: dalla neve sbucava una fanciulla incoronata di fiori, con in mano una piccola pianta. La fanciulla disse alla principessa di essere la Primavera e le spiegò che il regno e la Regina dell’Inverno erano vittime di un incantesimo, l’incantesimo del freddo perenne, che faceva sì che la Regina non potesse andarsene e che ghiaccio e neve non si potessero sciogliere. Occorreva un altro incantesimo, quello del richiamo. Quindi le porse e consegnò una piantina verde e le disse di interrarla in giardino.

Primula, il primo fiore della primavera


La principessa si svegliò: tra le mani aveva la pianticella che andò subito a trapiantare. Ma la terra gelata era dura come sassi e le sue mani, nel tentativo di scalfirla, si ferirono, fino a farla piangere per il dolore. Le sue lacrime caddero nel terreno. Il loro calore sciolse la crosta di gelo e ammorbidì la terra. La principessa riuscì così a scavare una piccola buca e a interrare la piantina.

Come le radici toccarono il terreno, i boccioli, fino a quel momento nascosti tra le foglie, fecero capolino e si dischiusero in tanti fiorellini gialli come il sole. Richiamata da quel cespo fiorito, la Primavera ritornò.

La neve si sciolse e la regina dell’Inverno poté andarsene, mentre la gente, felice, uscì dalle case a godere il sole e il tepore di quel giorno. Quando vide il fiore che aveva avuto la forza di vincere il freddo, decise di chiamarlo primula, ossia il primo fiore.

Il castello delle fiabe a primavera
Aggiungi didascalia

Commenti

Post più popolari